L’intervento chirurgico è indicato quando persistono dolore ed instabilità in seguito alla lesione del legamento crociato anteriore. Peraltro, secondo diversi Autori, il trattamento chirurgico è consigliabile in tutti i pazienti giovani, allo scopo di prevenire una precoce usura del ginocchio (artrosi). La chirurgia di riparazione del LCA è una procedura usata molto frequentemente ed è finalizzata a ricostruire il legamento leso con un tessuto sostitutivo. Questo può essere un tendine o un legamento prelevato dallo stesso paziente (innesto), o, più’ raramente un tessuto prelevato da un donatore di organi (trapianto).

Nel caso di innesto, il tessuto prelevato può essere la porzione centrale del tendine rotuleo (che connetta la rotula con la tibia) oppure i tendini flessori (gracile e semitendinoso), o la porzione centrale del tendine quadricipitale.

L’approccio chirurgico, preferibilmente eseguito con tecnica artroscopica, comprende quattro fasi:

  1. l’asportazione dei frammenti del LCA danneggiato e la preparazione dell’alloggiamento per il nuovo tessuto
  2. la realizzazione di fori di nel femore e nella tibia, per l’inserimento del nuovo legamento
  3. l’inserimento del neo-legamento nell’articolazione
  4. la fissazione del neo-legamento

La tecnica artroscopica è una procedura minimamente invasiva che è utilizzata con successo nella ricostruzione del LCA. Questa tecnica è basata sull’impiego di uno strumento chiamato artroscopio che, introdotto nell’articolazione attraverso una piccola incisione di 4-5 mm, rende possibile la visualizzazione delle strutture interne del ginocchio. L’intervento artroscopico può essere eseguito in anestesia loco-regionale.

La tecnica a cielo aperto si utilizza ormai di rado quando, oltre al LCA, è necessario riparare anche le altre strutture articolar, come nei casi di lussazioni o di gravi rotture della capsula articolare.

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