L’unico trattamento attualmente disponibile per la cura della cataratta è l’intervento chirurgico con microscopio operatorio.
In cosa consiste?
L’intervento consiste nell’asportazione della parte di cristallino diventata opaca e nell’impianto di una lente sostitutiva in materiale plastico (cristallino artificiale o IOL, Intra Ocular Lens). Nella maggior parte dei casi non sono necessari punti di sutura.
E’ possibile utilizzare anche lenti con caratteristiche particolari:
- Multifocali, ossia capaci di mettere a fuoco a due distanze, una da lontano e una da vicino
- Toriche, che consentono di correggere l’astigmatismo, difetto visivo congenito per cui gli oggetti appaiono distorti e sfuocati, sia da lontano sia da vicino
- Asferiche, la cui forma più curva nel centro e piatta ai bordi, compensando i naturali difetti della cornea, permette una visione migliore in qualsiasi situazione migliorando la sensibilità al contrasto
- Filtrate, che grazie a speciali pigmenti assorbono e filtrano i raggi dannosi per la retina, tra cui quelli solari ultravioletti.
L’intervento richiede un’anestesia locale con apposito collirio e viene effettuato in sale operatorie appositamente attrezzate per la day surgery.
Il trattamento della cataratta è doloroso o pericoloso?
Oggi l’intervento di cataratta non è pericoloso, è indolore, in anestesia locale con gocce, di breve durata.
E’ effettuato sotto microscopio operatorio e richiede una sufficiente collaborazione del paziente. E’ sempre consigliabile non rinviare eccessivamente il momento dell’intervento per evitare che la cataratta assuma una consistenza troppo elevata.
Quali pazienti possono effettuare il trattamento della cataratta?
La maggior parte degli oculisti consiglia l’intervento chirurgico quando la cataratta inizia a compromettere la qualità della vita o a interferire con le normali attività quotidiane, come leggere o guidare di notte.
Follow up
L’occhio operato deve restare coperto per un giorno. Dopo alcuni giorni si ha già un recupero visivo soddisfacente, che dopo 10-15 giorni può essere completo e permettere eventuali correzioni dei difetti visivi residui.
In taluni casi, a distanza di mesi o anni, è possibile l’opacizzazione della capsula in cui è inserito il cristallino artificiale (la cataratta secondaria): un veloce trattamento ambulatoriale con uno specifico laser (YAG laser) risolve il problema definitivamente.
Sono previste norme di preparazione al trattamento?
Il paziente deve sospendere l’assunzione di farmaci controindicati e instillare regolarmente i colliri prescritti.
E’ necessario presentarsi con il viso perfettamente lavato, senza trucco, accompagnati. E’ richiesta la presenza domiciliare di una persona valida e responsabile almeno per la prima notte.