Che cos’è
E’ l’intervento chirurgico di riparazione dell’articolazione acromion-claveare della spalla e consiste nella regolarizzazione dell’acromion. L’acromion è la prominenza ossea della scapola che si articola con la clavicola formando così l’articolazione acromion-claveare (AC).
Cause
La lussazione dell’AC rappresenta una delle lesioni più frequenti negli sportivi che praticano sport da contatto e di lancio. Rappresentano il 3% di tutte le lesioni di spalla e il 40% delle lesioni di spalla negli sportivi. La gran parte delle lussazioni AC avvengono nella II e III decade; i maschi sono più frequentemente colpiti (M/F=5-10:1). Avvengono per traumi diretti sulla parte laterale della spalla con l’arto in posizione addotta o per cadute con l’arto addotto. La classificazione accettata universalmente distingue le lesioni legamentose dell’AC in: distorsione dei legamenti acromion-claveari, senza rottura (tipo I); rottura dei legamenti acromion-claveari con integrità dei legamenti coraco-clavicolari (tipo II); rottura completa dei legamenti acromion-claveari e coraco-clavicolari (tipo III); lussazione completa della clavicola in direzione posteriore, nel contesto del trapezio (tipo IV); lussazione acromion-claveare completa con distacco delle inserzioni muscolari del trapezio e del deltoide dall’estremità distale della clavicola con traslazione superiore della clavicola (tipo V); lussazione inferiore della clavicola in sede subacromiale o subcoracoidea (tipo VI). Quest’ultima è solitamente associata a fratture, lesioni vascolari e nervose (lesione del plesso brachiale).
Sintomatologia
Consiste nel dolore elettivo sull’articolazione AC, esacerbato dai movimenti di elevazione e abduzione dell’arto; raramente presenza di ecchimosi. Nelle lesioni di tipo I-II non sempre è evidente una chiara alterazione del profilo anatomico della spalla. Nelle lesioni di tipo III è evidente la lussazione superiore della clavicola, ma questa è riducibile con la digitopressione (segno del pianoforte). Nelle lesioni di tipo IV-V-VI, la lussazione è irriducibile, talvolta la lussazione non si apprezza ispettivamente, ma con la palpazione.
Diagnosi
La radiografia nelle proiezioni antero-posteriore a confronto con quella della spalla controlaterale è fondamentale per la diagnosi e per valutare la gravità del quadro.
Trattamento
Nelle lesioni di tipo I e II il trattamento è esclusivamente conservativo mediante immobilizzazione in tutore per 3 settimane e successivo programma riabilitativo. Il trattamento delle lesioni di tipo III è ancora controverso. Non è stata osservata alcuna differenza significativa, per dolore e forza, tra il trattamento conservativo e quello chirurgico. Il trattamento chirurgico è indicato in atleti o lavoratori che eseguono movimenti al di sopra del piano della testa e in caso di persistenza della sintomatologia algica per almeno 3 mesi dopo il trattamento conservativo. È bene sottolineare che il trattamento chirurgico non necessariamente risolve completamente la deformità estetica. Nelle lesioni di tipo IV-V-VI è necessario l’intervento chirurgico entro 2 settimane dal trauma. Dopo l’intervento il paziente viene immobilizzato in tutore per almeno 8 settimane, e successivamente inizia un protocollo di riabilitazione volto al recupero funzionale della spalla trattata. Il ritorno alle attività sportive e alle attività pesanti è consentito dopo 6 mesi.