L’entropion è una patologia delle palpebre e consiste in una rotazione verso l’interno del bordo palpebrale, riguarda in prevalenza la palpebra inferiore. Le ciglia, a causa della lassità dei tessuti, vengono a contatto diretto con il bulbo oculare, e possono, per il normale ammiccamento, rigare la cornea compromettendone le funzionalità nei casi più gravi causarne la formazione di ulcere.
Nell’entropion, a differenza della trichiasi (con la quale per altro può essere combinato), il bordo ciliare è rivolto all’interno, e talora in modo così pronunciato da risultarne occultato.
L’entropion acquisito può essere:
- spastico
- meccanico
- senile
- cicatriziale
L’entropion spastico
È di gran lunga più frequente nella palpebra inferiore, si stabilisce tipicamente nel blefarospasmo, in seguito a cheratopatie croniche irritative, tanto nei bambini che negli adulti; può essere favorito dal bendaggio e tende a scomparire con la risoluzione dello spasmo; nei bambini, specie di pochi mesi, l’entropion da ipercinesi del muscolo orbicolare, si risolve assai spesso spontaneamente.
L’entropion meccanico
Compare per lo più in occasione di anoftalmo chirurgico (protesi piccola o non applicata), di enoftalmo, di riduzione del grasso orbitario, di grosso calazio e di blefarofimosi.
L’entropion senile
È la forma più di entropion, è favorita da vari fattori riuniti insieme: la riduzione del grasso orbitario, la lassità della cute, la coartazione della congiuntiva affetta da processi infiammatori cronici, l’ipotonicità della fascia orbito-tarsale; il tono normale del muscolo orbicolare, in presenza degli elementi suddetti, può condizionare il rivolgimento all’interno della palpebra inferiore: anche qui il bendaggio può agevolarne la comparsa
L’entropion cicatriziale
Può verificarsi anche nella palpebra superiore, è causato prevalentemente dai postumi congiuntivali di processi infiammatori (congiuntivite purulenta, membranosa, tracomatosa) e di eventi traumatici (ferite, ustioni, causticazioni).
Tecnica chirurgica
La tecnica chirurgica consiste nell’incisione della cute 2-3 mm sotto le ciglia per tutta la lunghezza della palpebra. Si esegue un assottigliamento del muscolo orbicolare e della cute, se quest’ultima è in eccesso. Il muscolo orbicolare ipertrofico (cioé ispessito) della palpebra inferiore è spesso la causa principale della eversione verso l’interno della palpebra stessa. Talvolta per stabilizzarla si procede ad un agganciamento verso la parte più interna agganciandola, con suture non riassorbibili, al periostio dell’osso più periferico (osso zigomatico): quest’ultima procedura prende il nome di cantopessia laterale . I punti esterni cutanei vengono dati staccati e tolti dopo 7/8 giorni. L’anestesia è prevalentemente locale e la durata dell’intervento è di un’ ora circa.
Alcuni casi trattati prima | dopo