Il laser ad eccimeri è un apparecchio che emette una radiazione ultravioletta ad alta intensità; esso viene utilizzato per trattare la cornea; guidato e controllato in modo opportuno, il raggio laser asporta tessuto in quantità di pochi millesimi di millimetro per colpo vaporizzandolo istantaneamente; il raggio laser può così modificare il profilo della cornea, appiattendone la parte centrale (zona ottica) in modo preciso e regolare, correggendo così il difetto miopico, oppure agendo in maniera diversa per correggere l’astigmatismo o l’ipermetropia.
Il laser ad eccimeri viene utilizzato soprattutto in due modi: sulla superficie anteriore della cornea e in tal caso la procedura si chiama PRK o fotoablazione corneale di superficie; oppure all’interno della cornea (dopo aver eseguito una microscopica incisione semicircolare che consente di sollevare un sottile strato di tessuto); in tal caso la procedura si chiama LASIK o cheratomileusi con laser ad eccimeri.
La miopia, l’astigmatismo lieve e l’ipermetropia di modesta entità vengono attualmente trattate con la PRK o fotoablazione corneale di superficie mediante laser ad eccimeri; questa tecnica consente di ottenere risultati sufficientemente precisi, sicuri e stabili nel tempo, specialmente con i laser di ultima generazione. La PRK viene soprattutto utilizzata per il trattamento della miopia, anche perché è il difetto più comune e perché questa procedura funziona particolarmente bene nella miopia; è l’intervento più usato a livello mondiale per correggere la miopia fino a 8-12 Diottrie.
I pregi di questa tecnica consistono nella sua facilità di esecuzione, nella sua precisione di esecuzione nella scarsa traumaticità e nel fatto che non presenta rischi di rilievo.
E’ una procedura praticamente indolore che si esegue in anestesia topica (collirio anestetico). Il trattamento di superficie con laser ad eccimeri riesce a correggere con buona esattezza la miopia lieve fino a circa 8-10 diottrie, è invece soggetto ad imprecisioni oltre tale valore.