Cos’è la tonsillectomia?

La tonsillectomia è l’asportazione chirurgica delle tonsille palatine. Queste, comunemente chiamate tonsille, sono due ghiandole collocate sui lati della parte posteriore del palato e fanno parte del sistema immunitario.

Tonsille

La necessità di ricorrere alla tonsillectomia deve essere presa in considerazione qualora episodi di tonsillite acuta si ripetano nonostante la terapia farmacologica. L’intervento si svolge quasi sempre in anestesia generale e può causare dolore o episodi di emorragia: si tratta di effetti collaterali che sono da considerare normali. I primi segnali di ripresa si osservano dopo due settimane dall’intervento.

TONSILLITE

Il termine tonsillite indica l’infiammazione delle tonsille palatine dovuta a virus o a batteri che penetrano nel cavo orale orale e lo infettano.

È considerata cronica la tonsillite la cui frequenza sia:

  • Più di sette episodi all’anno
  • Più di cinque episodi all’anno, per due anni consecutivi
  • Più di tre episodi all’anno, per tre anni consecutivi

La persistenza di un volume delle tonsille cronicamente aumentato determina una condizione di tonsillite ipertrofica; inoltre, nei casi in cui il trattamento antibiotico risulti inefficace, può formarsi un ascesso peritonsillare. Quando il paziente ha difficoltà a respirare, specie durante la notte, e a deglutire si rende necessaria una valutazione specialistica sull’opportunità di intervenire chirurgicamente.

Le tonsilliti sono assai frequenti tra i bambini e gli adolescenti e, di conseguenza, la tonsillectomia si effettua prevalentemente in soggetti in età pediatrica.

TONSILLE AFFETTE DA RARE PATOLOGIE

Seppur più raramente, l’intervento di tonsillectomia può rendersi necessario anche nelle seguenti situazioni:

  • Individui con tonsille non infiammate, ma di volume tale da ostacolare la normale respirazione, in particolare, quella notturna, e la deglutizione
  • Tumori della gola che colpiscono anche le tonsille
  • Emorragie frequenti dei vasi sanguigni che irrorano le tonsille

I pazienti, in questi casi, possono appartenere a tutte le classi di età.

I possibili inconvenienti dell’intervento sono:
Sanguinamento post-intervento. È una manifestazione che riguarda circa 3 bambini su 100 e circa 1 adulto su 30 che migliora facendo dei gargarismi con acqua fredda.
Infezioni. Sono dovute ad una maggiore predisposizione agli agenti patogeni nell’immediato periodo post-operatorio.
Gonfiore linguale. Dopo la tonsillectomia, è frequente che la lingua e il palato si gonfino e siano dolenti per qualche ora, rendendo, in tal modo, difficile la respirazione e la deglutizione.

Dato che la tonsillectomia viene eseguita in anestesia generale, a partire dalla mezzanotte del giorno dell’intervento, si raccomanda al paziente il digiuno completo da cibo e bevande.

La tonsillectomia ha una durata media da 20 minuti a 1 ora e si può eseguire in vari modi:

  • Rimozione chirurgica classica (rimozione «a freddo»). Viene eseguito con bisturi d’acciaio, tramite cui si sezionano le tonsille, le si legano alla base e le si asportano.
  • Diatermia. Forma di termoterapia particolare, si esegue con una sonda attraversata da corrente che, a contatto con le tonsille genera calore fino a «bruciare» gli organi linfoghiandolari stessi.
  • Coblazione (o ablazione fredda). Il meccanismo è simile a quello della diatermia, solo che le temperature raggiunte sono più basse (tra i 40 e i 60°C).
  • Laser. Si colpiscono le tonsille con raggi ad alta energia.
  • Ultrasuoni. Le tonsille vengono rimosse con bisturi ad ultrasuoni, ovvero strumenti che, a contatto con il tessuto linfoghiandolare, provocano vibrazioni ad alta frequenza.

DIMISSIONE E STATO DI SALUTE POST-OPERATORIO

La dimissione può avvenire il giorno stesso dell’operazione. La sensazione di dolore alla bocca e all’intera mandibola, al collo e agli orecchi è normale. Nei primissimi giorni successivi all’intervento, è probabile che risulti difficile dormire.

Modalità e tempi di recupero

Dolore. Il dolore si attenua nell’arco di una settimana, ma i primi sensibili miglioramenti si osservano al termine della seconda.
Igiene. Specialmente all’inizio, è fondamentale l’igiene, poiché l’individuo operato è debole e più esposto alle infezioni. È, pertanto, opportuno evitare gli ambienti affollati, come la scuola, per almeno un paio di settimane e lavarsi accuratamente bocca e denti, usando un collutorio dopo ogni pasto.
Alimentazione. Nonostante masticazione e deglutizione risultino difficili, è bene riabituarsi, in modo graduale, a mangiare cibi solidi. Come sottolineato in precedenza, sono da evitare bevande acide, alcolici e cibi speziati.
Emorragie. Nei primi giorni dopo l’intervento, piccole perdite di sangue dalla bocca sono normali. Può essere utile, per interromperle, eseguire dei gargarismi con acqua fredda, poiché il freddo ha un effetto vasocostrittore.
Riposo. Almeno per due settimane è opportuno stare a riposo ed evitare attività fisiche medio-pesanti.

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